Idrofiammifuga – Gaudenzio Valle

Descrizione

Caffettiera automatica modello “ Idrofiammifuga ” progettata dall’ingegnere novarese G. Valle.
La macchina funziona sfruttando lo stesso principio degli apparati francesi a globi di vetro sovrapposti del 1840, utilizzando, dunque, la variante più semplice del procedimento sottovuoto.
Il basamento è rialzato da terra con tre piedi che consentono il passaggio dell’aria fin sotto al fornelletto per una
miglior alimentazione della fiamma.
La caldaia dell’acqua realizzata in latta stagnata è posizionata a un’altezza tale da permettere l’apertura/chiusura del coperchio del fornelletto.
La parte superiore è costituita dal bicchiere di vetro con basamento in ottone forato e dotato di filtro in retina di ottone.
Caldaia e bicchiere sono collegati da un doppio cono di ottone con cannula pescante nella caldaia.
Una volta caricato il macinato di caffè nel bicchiere di vetro, vi si pone l’apposito calottino avente la funzione di trattenere la polvere durante il passaggio dell’acqua bollente.
Quando questa finisce di riversarsi nel bicchiere, la termovalvola sul retro aziona un meccanismo che estingue il fuoco chiudendo automaticamente il coperchio del fornelletto.
Per effetto del vuoto che si crea nella caldaia, la bevanda viene risucchiata lasciando i fondi nel bicchiere di vetro e può quindi essere versata in tazza tramite l’apposito rubinetto.
Nelle istruzioni dell’epoca che accompagnano l’apparato, l’inventore sottolinea due aspetti innovativi della macchina. Segnala che l’apparato estingue automaticamente la fiamma del fornelletto, anche se ci si è dimenticati di riempire d’acqua la caldaia, impedendo i danni da dissaldatura che colpirebbero qualsiasi altra caffettiera.
Evidenzia inoltre che, in fase di fabbricazione, il coperchio (cavo) del bicchiere è stato riempito d’acqua, in modo da esercitare un potere refrigerante e impedire la formazione della schiuma nel caffè che causerebbe il trabocco della bevanda dal bicchiere stesso.
40 cm

Immagine tratta dal libro COFFEEMAKERS  1° Edizione – 2013