Kicca elettrica – Brevetti Sanvitale

Descrizione

La caffettiera Kicca in versione elettrica nasce come l’evoluzione del normale modello da fiamma.
Con l’entrata in commercio del modello elettrico si è cercato di venire incontro a tutte le esigenze ed invogliare all’acquisto anche le persone normalmente più scettiche all’uso dei fornelli e delle piastre.
La versione elettrica non ha infatti l’inconveniente di dover regolare la fiamma o la quantità di calore della piastra elettrica.
Inoltre, il modello da piastra poteva essere dimenticato accidentalmente sulla fonte di calore, danneggiando irrimediabilmente la caffettiera, specialmente il coperchio in plastica.
La Kicca elettrica, essendo relativamente recente, è infatti dotata di termostato interno, il quale, una volta raggiunta la temperatura massima, interrompe l’alimentazione della resistenza elettrica.
Il modo di funzionamento è il medesimo della kicca “classica”.
Sono stati apportate due piccole migliorie: sulla cupola del coperchio sono state aggiunte le scritte “apri e chiudi” ed il pomello è stato maggiorato, per adeguarsi alla base più grande e rendere quindi una forma nel complesso più omogenea.
Inoltre è entrato in produzione il colore Bianco, prodotto solo per questo modello.
Il difetto più grande di questa caffettiera è che non è provvista di interruttore di accensione.
Quando la resistenza è in funzione si accende la spia rossa presente sul fronte della base ma per interrompere il riscaldamento è necessario staccare la spina dalla presa di corrente.
Il pregio più grande è che la base elettrica è completamente indipendente dal resto del corpo macchina.
Questo semplice ma geniale escamotage permette di effettuare tutte le operazioni di pulizia nel migliore dei modi, assicurando una buona igiene.
Osservando la maggior parte delle caffettiere elettriche del passato si può notare che la resistenza è un tutt’uno con il corpo macchina.
Una curiosità: Per preparare un caffè con la kicca elettrica occorre in media un minuto in meno del modello da piastra.