Casalia Super Express

Descrizione

La caffettiera Casalia, modello da fiamma realizzata in alluminio, fu prodotta a Casale Corte Cerro (all’epoca ancora in provincia di Novara).
Riporta stampato il numero di brevetto 28389, che fu depositato a Milano il 30/04/1948 nella busta numero 298 dal Sig. Danini Ugo. Nella nota descrittiva del brevetto si legge la seguente dicitura:
“Caffettiera con filtro per la preparazione del caffè espresso, con becco mistilineo d’erogazione, monoblocco con il coperchio asportabile”.
Pur avendo una forma insolita, utilizza il principio di funzionamento più comune ovvero, pressione di vapore.
Il design non è dei più raffinati, specialmente nella parte del tubo di erogazione e spesso presenta piccole imperfezioni, tipico indice degli oggetti prodotti tramite lavorazioni parzialmente artigianali.
L’eleganza e l’armonia delle forme che sono state sottratte al corpo macchina, vengono concentrate nella tazza dedicata.
Quest’ultima, grazie all’aspetto sobrio e proporzionato è infatti il vero capolavoro della caffettiera Casalia.
Da notare la squisita accortezza nel disegno dell’impugnatura, che riproduce in scala minore quello della Caffettiera.
Nel foglio di istruzioni si poteva leggere:
Uso della caffettiera “CASALIA super express di Danini Ugo
Per il buon funzionamento, osservare le seguenti Norme:

  • Usare esclusivamente caffè macinato nella granulosità, quindi né troppo fine, né troppo grosso (escludere l’uso dei surrogati).
  • Riempire di caffè il recipiente a forma d’imbuto, avendo l’accortezza di non pressare; l’applicazione del coperchio provvederà a spianare la miscela che non dovrà raggiungere il bordo del filtrino. Con poco caffè si otterrà egualmente un ottimo espresso.
  • Il piastrino che si trova nell’imbuto-recipiente serve soltanto se si deve fare metà dose di caffè. Deve quindi essere tolto quando si desidera ottenere la massima quantità di caffè che la macchina può dare”.

Nel suo insieme questa caffettiera è un piccolo gioiello dall’aspetto robusto e compatto. Senza tazza, gran parte del fascino scompare. Veniva prodotta in due misure.
Il pregio / difetto di questa caffettiera era la chiusura a baionetta.
Questo sistema era più pratico del sistema a vite.
Inoltre il grande becco poteva servire da leva in fase di chiusura per assicurare un ottimo serraggio.
Il difetto di questo sistema di chiusura è che con il tempo e il calore, la guarnizione di tenuta si assottigliava e questo causava il progressivo decentraggio del becco erogatore rispetto al corpo macchina.
Il filtro portacaffè interno è di forma conica, molto utilizzata nelle caffettiere anni ’40 e ’50.
Al suo interno troviamo un piastrino che serviva, come riportato nelle istruzioni, a preparare metà dose di caffè.
Durante gli ultimi anni di produzione fu apportata una modifica ai manici.
Furono infatti utilizzati manici uniti al corpo macchina e alla tazza soltanto nella parte superiore.
Soluzione molto comune nelle più comuni moke.
Questo tipo di impugnatura tolse molta eleganza alla caffettiera Casalia.

 

Informazioni aggiuntive

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Periodo Storico:

Sistema di Funzionamento:

Alimentazione:

Materiale:

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