Sifoni di Compensazione

Descrizione

Questa macchina in ottone nichelato che sfrutta il sistema “ Sifoni di Compensazione ” è imponente nelle dimensioni, complessa nella componentistica e scenografica nel suo funzionamento.
La sua provenienza è sconosciuta e il corpo macchina non riporta marchi.
Si tratta di una riedizione degli apparati francesi e inglesi realizzati in vetro e fine porcellana decorata.
L’apparizione di queste caffettiere è da ricondurre alla Francia della prima metà dell’Ottocento, quando il parigino L. Gabet ottenne il brevetto, precisamente nel 1844, per un modello con contrappeso di bilanciamento.
Il funzionamento è basato sul principio della creazione del vuoto, come nel caso dei modelli a globi di vetro sovrapposti, con la differenza che gli elementi sono posti sullo stesso livello e sostenuti da una
struttura “a bilancia” che automatizza l’intero procedimento di preparazione del caffè.
Il fornelletto ad alcol è dotato di un coperchio mobile che spegne la fiamma automaticamente, all’alzarsi del bollitore, grazie all’azione di un contrappeso che scatta quando l’acqua, spinta dal calore, passa nel bicchiere di vetro
attraverso il sifone alla cui estremità è posto il filtro.
Qui l’acqua calda si mescola con la polvere di caffè.
Per effetto del vuoto creatosi nella caldaia la bevanda viene risucchiata all’interno, lasciando i fondi nel bicchiere di vetro.
Tramite il piccolo rubinetto il caffè si può mescere in tazza.
La paternità dell’apparecchio è contesa tra Parigi (L. Gabet, 1844), Londra (A. Preterre, 1849) e Vienna (A. Reiss, 1855).
50 cm

Immagine tratta dal libro COFFEEMAKERS  1° Edizione – 2013

Informazioni aggiuntive

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Materiale:

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